Calendasco
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Situato sulla sponda sinistra del Trebbia, le sue origini sembrano risalire tra il X e l’XI secolo. Nel 1346 il borgo viene distrutto dai fuoriusciti piacentini, in seguito viene riedificato e nel 1372 trasformato in caposaldo contro le forze dei Visconti. Inserito nel ‘400 nella Contea della Valtidone attribuita agli Arcelli, passa poi ai Confalonieri e in seguito ad un fatto di sangue che vede l’uccisione del conte Ludovico Confalonieri da parte di Antonello De Rossi, amante della contessa Camilla, ritenuta l’ideatrice del delitto; in seguito il borgo vedrà succedersi diversi casati come gli Zanardi Landi, i Benzoni e dal 1690 l’ambasciatore piacentino Fabio Perletti. Verso il 1800 la zona sviluppa anche un suo ruolo commerciale, in particolare dopo la costruzione del ponte sul Trebbia. Attualmente conserva il suo castello di origine trecentesca che ha seguito le sorti distruttive del luogo avvenuto nel 1346, poi riedificato nel 1372 e posto a baluardo nella lotta dei piacentini contro i Visconti.



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