Cadeo
stato-18-1-01.jpg
Le origini di Cadeo vengono fatte risalire al 218 avanti Cristo quando Roma mandò a Piacenza circa 6.000 persone per fondare un nuovo insediamento. Alcune testimonianze archeologiche fanno presupporre che all'epoca Cadeo esistesse già. Infatti dal paese partiva una strada che, passando per Carpaneto, Velleia, Morfasso, Bardi, Trasogno e Sestri Levante metteva in comunicazione il mare con la pianura del Po. Probabilmente intorno al 200 a.C. transitarono a Cadeo le legioni romane e più tardi passarono i grandi condottieri Mario Pompeo e Giulio Cesare; si dice, anzi, che Giulio Cesare prese moglie da queste parti. Per una decina di secoli non si hanno più notizie di Cadeo, fino al 1122 dopo Cristo., anno a cui si fa risalire la costruzione di un ospedale in contrada S. Pietro che ospitava i pellegrini sulla via Franchigena (o Romea). Ben presto il luogo divenne un punto di ristoro e centro di carità dotato di ingenti mezzi e posto sotto la direzione di alcuni monaci della regola di S. Agostino. A questa struttura si fa risalire il significato etimologico della parola Cadeo: "Casa di Dio" o "Casa del Pellegrino". Le origini istituzionali del comune di Cadeo risalgono invece al periodo napoleonico, come risulta dal primo conto finanziario, depositato nell'archivio comunale del 1807. In precedenza hanno funzionato gli archivi parrocchiali con gli atti di battesimo, cresima, matrimonio, morte che risalgono al sedicesimo secolo. In base ai monumenti le origini delle tre frazioni (Cadeo, Saliceto, Fontana Fredda) s'inoltrano al primo medioevo, mentre per il centro di Roveleto, capoluogo del comune, la storia è recente.



condividi questa pagina
News Infonet
Cerca nel sito

  • Tortelli con gli spinaci o turtéi
    detti anche tortelli con la coda
    è il più noto piatto di magro piacentino, un primo che non può mancare nei menù delle specialità piacentine, da provare anche con la variante del sugo ai funghi...
    Pubblicata il 08/10/2012
  • Sprelle o Ciàciar
    chiacchere in dialetto piacentino
    forma dialettale del termine "chiacchere", le sprelle sono un dolce tipico piacentino del periodo del carnevale
    Pubblicata il 08/10/2012
  • Pulêinta cônsa
    servita con con polpa di manzo tritata
    la polenta concia (o condita) è una seconda portata che può fare anche da piatto unico, tipica specialità piacentina della stagione fredda...
    Pubblicata il 08/10/2012
  • Pisarèi e fasò
    il più rinomato tra i piatti tipici piacentini
    è la specialità piacentina per eccellenza a base di gnocchetti e fagioli, con sugo di pomodoro e pancetta...
    Pubblicata il 08/10/2012
  • Lumache
    un piatto piacentino della tradizione più contadina
    piatto molto gustoso e sostanzioso che richiede una preparazione particolarmente attenta...
    Pubblicata il 08/10/2012

Privacy Policy
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.
Maggiori informazioniOK